La pandemia non è finita
Ho visto di recente post e memini che ironizzano sul fatto che, dopo la pandemia, sia giunto il fantasma della guerra a sottrarci l'agognata normalità. Per quanto più o meno ironiche, queste battute rivelano quanto sia diffusa la convinzione d'essere alla «fine della pandemia». Ma la pandemia non è finita e la comunità scientifica ce lo racconta estesamente; semmai, sono molti governi ad aver scelto di intorbidire le acque della consapevolezza collettiva.
For those of us who are up to date on COVID impacts, including breakthroughs & reinfections, it genuinely looks like we are going to kill or disable an enormous % of our population in the next 10 years, & our leaders have decided to intentionally keep people in the dark.
— Hannah Davis (@ahandvanish) March 10, 2022
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Finora ho evitato quanto più possibile di scrivere post riassuntivi perché ero convinto che l'atmosfera fosse già sovrasatura di informazioni legate al Covid e non mi pareva il caso di unirmi ad un'orchestra così rumorosa. Oggi, però, il clima è cambiato, quindi ho pensato possa tornare utile un sunto di quanto ho letto al riguardo da varie fonti negli ultimi tempi. Sottolineo che nulla di quanto leggerete è farina del mio sacco e non tirerò assolutamente niente fuori dal cappello, ma mi limiterò anzi a riportare fatti documentati.
Cosa sappiamo?§
Innanzitutto, sappiamo che il Covid coinvolge l'intero organismo e non solo l'apparato respiratorio. Chiaramente non si intende che ogni organo sia colpito con eguale intensità, ma che il Covid ha azione sistemica.1
Questo vuol dire che, pure sorvolando su morti e ricoverati, sono molti quelli che tuttora convivono con le conseguenze della malattia, tra cui spiccano le complicazioni vascolari2 (aumento del rischio di trombi3, embolie, anche alterata circolazione delle labbra). I danni vascolari influenzano negativamente anche l'attività di altri sistemi, tra cui quello immunitario e quello nervoso: un recente studio rivela danni significativi al tessuto cerebrale4 con riduzioni in volume e spessore dello strato di materia grigia tra pazienti "mild". È solo un esempio di tanti, anche se questo in particolare fa temere un picco anomalo di casi di demenza nei tempi a venire.
In generale, le condizioni di vulnerabilità cui il Covid espone sul lungo periodo possono aprire la porta ad altre infezioni in una spirale discendente.
Se il virus continua a circolare, è probabile che la stessa persona già a rischio contragga la malattia più e più volte negli anni e si è già osservato che, pur rimanendo uno strumento di fondamentale importanza, contro questi eventi la vaccinazione non è sufficiente (N.B. necessaria, ma non sufficiente).
With every iteration, this virus becomes fitter - more able to transmit, more able to evade. There is a huge space for adaptation, and who know where it'll go next? What worries me is that even as SARS-CoV-2 has shown us what it can do, we've just denied what it can do even more.
— Dr. Deepti Gurdasani (@dgurdasani1) March 11, 2022
E no, l'idea per cui SARS-CoV-2 si indebolirà nel corso del tempo è totalmente campata per aria, anzi è molto più probabile accada il contrario. In Italia abbiamo appena superato un altro picco vertiginoso, ma altri paesi sono già in risalita (vedi Danimarca e Corea del Sud come casi emblematici).
E mentre discutiamo dell'opportunità o meno di indossare una mascherina al chiuso e ci rifiutiamo di costruire davvero una politica vaccinale dal respiro globale, abbiamo già contato 6 milioni di morti per Covid, che in verità è probabile siano tre volte tanti5
Just because zero Covid wasn't going to fly in this country, doesn't mean we have to shoot for infinite Covid.
— Laura (@LAMGrey) March 15, 2022
Note§
Massabeti R, Cipriani MS, Valenti I. Covid-19: A systemic disease treated with a wide-ranging approach: A case report. J Popul Ther Clin Pharmacol. 2020 Jul 3;27(S Pt 1):e26-e30. doi: 10.15586/jptcp.v27iSP1.691. PMID: 32650356.
Xie, Y., Xu, E., Bowe, B. et al. Long-term cardiovascular outcomes of COVID-19. Nat Med (2022). https://doi.org/10.1038/s41591-022-01689-3
Bikdeli B, Madhavan MV, Jimenez D, Chuich T, Dreyfus I, Driggin E, Nigoghossian C, Ageno W, Madjid M, Guo Y, Tang LV, Hu Y, Giri J, Cushman M, Quéré I, Dimakakos EP, Gibson CM, Lippi G, Favaloro EJ, Fareed J, Caprini JA, Tafur AJ, Burton JR, Francese DP, Wang EY, Falanga A, McLintock C, Hunt BJ, Spyropoulos AC, Barnes GD, Eikelboom JW, Weinberg I, Schulman S, Carrier M, Piazza G, Beckman JA, Steg PG, Stone GW, Rosenkranz S, Goldhaber SZ, Parikh SA, Monreal M, Krumholz HM, Konstantinides SV, Weitz JI, Lip GYH; Global COVID-19 Thrombosis Collaborative Group, Endorsed by the ISTH, NATF, ESVM, and the IUA, Supported by the ESC Working Group on Pulmonary Circulation and Right Ventricular Function. COVID-19 and Thrombotic or Thromboembolic Disease: Implications for Prevention, Antithrombotic Therapy, and Follow-Up: JACC State-of-the-Art Review. J Am Coll Cardiol. 2020 Jun 16;75(23):2950-2973. doi: 10.1016/j.jacc.2020.04.031. Epub 2020 Apr 17. PMID: 32311448; PMCID: PMC7164881.
Douaud, G., Lee, S., Alfaro-Almagro, F. et al. SARS-CoV-2 is associated with changes in brain structure in UK Biobank. Nature (2022). https://doi.org/10.1038/s41586-022-04569-5
Estimating excess mortality due to the COVID-19 pandemic: a systematic analysis of COVID-19-related mortality, 2020–21 Wang, Haidong et al. The Lancet, Volume 0, Issue 0
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