I crisalli liquidi sono composti organici che si presentano in uno stato della materia né liquido, né solido, ma mesomorfico, cioè in fase liquido-cristallina. Sono quindi classificati come tali non tanto in base alla presenza di gruppi funzionali particolari o per altre caratteristiche intrinseche della struttura della singola molecola, ma per le proprietà fisiche che una miscela di esse ha a temperatura ambiente (e dintorni).

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Benzoato di colesterile, struttura molecolare di un cristallo liquido classico: ovviamente il comportamento della miscela non nasce dal nulla; caratteristica fondamentale è la conformazione a 'bastoncello' | dithered

Applicazioni§

Dalla scoperta dei cristalli liquidi sono passati ormai quasi cent'anni e nel frattempo si sono trovati innumerevoli modi per valorizzare le peculiarità di queste sostanze: soprattutto vengono impiegati in maniera ubiquitaria negli schermi di dispositvi tecnologici, dallo smartwatch alla TV da quattromila pollici.

Fase ferroelettrica§

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Grafico della polarizzazione (P) in funzione del campo elettrico (E) per un materiale ferroelettrico; a partire da una polarizzazione nulla, si arriva ad una polarizzazione finita applicando un campo elettrico; variazioni successive del campo portano ad un ciclo di isteresi - fonte: Wikipedia | dithered

Ora si è scoperto che molecole simili a quelle già largamente impiegate possono adottare un altro tipo di allineamento e quindi generare una fase differente dotata di ferroelettricità che potrebbe condurre alla messa a punto di ulteriori tecnologie o a un miglioramento delle performance nei campi applicativi attuali, quindi a display più reattivi e meno energivori.1

Non si tratta di una possibilità remota, anzi, come spiega Richard Mandle dell'Università di Leeds a c&en, "è quasi impossibile" immaginare che questi materiali non trovino una vasta area di impiego.