SARS-CoV-2 ostacola la sintesi proteica
Non c'è dubbio che SARS-CoV-2 sia un problema: la pandemia sembra avere convinto tutti. In tutto il mondo, milioni di persone hanno contratto il virus e tuttora molte nazioni fanno enorme fatica a contrastarne la diffusione.
Sappiamo da dove viene, ne conosciamo il genoma, abbiamo osservato la sua spike protein, ma non è ancora chiaro come - esattamente - il coronavirus sia in grado di ostacolare la sintesi di proteine nelle cellule infette. Oggi possiamo dire qualcosa in più al riguardo.
Un gruppo di ricercatori guidati da Roland Beckmann e da Konstantin M. J. Sparrer delle università di Monaco e di Ulm, per mezzo della microscopia crioelettronica (cryoem), ha immortalato la proteina virale Nsp1 nell'atto di complessarsi con il ribosoma umano, ostacolando l'ingresso dell'mRNA nella tasca ribozimatica.
Già con la SARS si era osservata una correlazione tra la proteina Nsp1 e la soppressione dell'attività ribosomiale, ma non era chiaro come questo avvenisse. I ricercatori spiegano che bloccare Nsp1 ed impedire il complesso con il ribosoma (senza interferire nel processo con l'attività di quest'ultimo) potrebbe essere un'ottima strategia farmacologica.1
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