Putin ha annunciato l'approvazione del primo vaccino al mondo per SARS-CoV-2 da parte del regolatore russo.

Si tratta di un vaccino sviluppato dal Gamaleya Research Institute di Epidemiologia e Microbiologia a Mosca di cui non si ha alcun dato: dicono che saranno rilasciati a Settembre, quindi fino ad allora (sempre ammesso che mantengano la parola) nessun esperto esterno potrà verificare l'azione del farmaco, né tanto meno potrà capire quanto sia sicuro. A dirla tutta, se anche venissero rilasciati i dati non sarebbero nemmeno completi, perché l'azienda ha dichiarato di non aver concluso i trial di fase III, cioè la fase più importante al fine di verificare la sicurezza del vaccino su larga scala.1

A detta dell'OMS, il vaccino la fase III non l'avrebbe neanche iniziata.2 E non è che queste precauzioni siano paranoie di gente pignola: un vaccino che non ha superato i dovuti test potrebbe essere molto pericoloso: potrebbe ostacolare il sistema immunitario facendo sì che esprima degli anticorpi inefficaci contro il virus, potrebbe esacerbare la risposta e quindi peggiorare i sintomi3, potrebbe persino essere direttamente molto tossico per alcune persone.

Il vaccino potrebbe essere efficace, dirà qualcuno.
Certamente, così come non possiamo asserirlo non possiamo escluderlo, ma senza dati è totalmente da irresponsabili giocare alla roulette russa (ba dum tss) con la salute dei cittadini. Ci vuole tempo e prudenza: c'è un motivo se al momento risultano in sviluppo più di 200 vaccini (di cui parecchi già in fase III), ma nessuno si azzarda a pronosticare l'arrivo sul mercato anche di uno tra tutti in meno di qualche mese.


Cover: Putin in the cockpit of a Tupolev Tu-160 strategic bomber before the flight, August 2005