Silicene stabilizzato mediante supporto di zaffiro
Silicene: un materiale tanto instabile quanto ricco di sorprese che presenta caratteristiche interessanti per vari ambiti (nanotecnologie, analisi chimica). Ne è stata studiata l'elettrodinamica in un nuovo studio italiano ed è venuto fuori un comportamento che farà felici gli spettroscopisti, dato che il silicene ha mostrato assorbimento in una regione dello spettro elettromagnetico che il silicio tradizionale (e tridimensionale) ignora del tutto. Questo comportamento è stato poi giustificato mediante calcoli computazionali (in DFT).
Ciò che è interessante della ricerca non è solo il dato in sé, ma anche il COME è stato ottenuto, dato che studiare il comportamento del silicene è una vera e propria impresa: i più fortunati, in passato, sono riusciti ad esporlo alla radiazione per massimo un paio di minuti, raccogliendo dati utili ma sacrificando il materiale. Come ho appreso dall'articolo di INAF che vi linko nelle fonti insieme al paper originale nel caso voleste saperne di più, i ricercatori di Agrate-Brianza e Roma (in collaborazione) hanno adottato un metodo differente:
«La grande innovazione dello studio è rappresentata dal supporto di zaffiro, un ossido di alluminio cristallizzato, che ha un comportamento isolante. Su questo supporto abbiamo depositato, tramite evaporazione in vuoto ultra spinto, atomi di silicio che, abbiamo constatato, si organizzano in uno o più strati bidimensionali, con una struttura simile al #grafene».
In questo modo sono riusciti ad evitare l'utilizzo di siliciuri o altre matrici protettive che avrebbero reso impossibile o difficoltosa la raccolta dei dati ed hanno reso inerte gli strati di silicene per il tempo necessario.
Fonti:
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