Se CRISPR-Cas9 e altre nucleasi sono paragonabili a delle forbici, questo nuovo strumento è più simile ad una funzione di trova-sostituisci, dato che è in grado sia di tagliare che di scrivere in qualunque punto del genoma.

Questa nuova macchina molecolare ispirata a CRISPR, usa Cas9 e un RNA guida per individuare il punto esatto in cui tagliare il DNA, ma, a differenza della CRISPR classica, il taglio viene effettuato solo su un filamento e non su entrambi. Questo determina la formazione di un lembo di DNA che quindi funge da primer per la trascrittasi inversa, la quale lo sfrutta per iniziare a scrivere una nuova sequenza di DNA proprio nel punto appena tagliato, sfruttando l'RNA guida come templato. Non c'è perciò bisogno di donatori di DNA esterni, come in altre strategie di editing. Infine, i meccanismi di riparazione cellulare intervengono per incorporare il nuovo DNA in entrambi i filamenti della doppia elica, completando così la modifica.

Il team di David Liu, che ora ha pure avviato una start-up per lo sviluppo di questa tecnologia, afferma nel paper che teoricamente sarebbe possibile curare l'89% delle malattie genetiche umane sfruttando esclusivamente questo strumento, che è in grado di sostituire qualsiasi nucleotide con un qualunque altro a scelta. Tre esempi?

  • Anemia drepanocitica
  • Tay Sachs
  • Fibrosi cistica

Ma allora perché non lo facciamo domani? Beh, per lo stesso motivo per cui non ci si riesce nemmeno con la più classica CRISPR: perché non sappiamo come affrontare il problema del trasporto. Se già non riusciamo con CRISPR, figuriamoci con questi prime editor che sono ancora più massivi! Potremmo inglobarli in nanoparticelle oppure indurne la produzione in situ mediante l'uso di vettori virali, ma si tratta di sfide apertissime che difficilmente saranno superate nel giro di qualche anno.


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