Conoscete le protein corona? Si tratta di complessi costituiti da una nanoparticella situata al centro con numerose proteine che le aderiscono attorno, costituendo più strati (si distingue tra corona hard e corona soft). Detto ciò, una traduzione efficace potrebbe essere quella di corona proteica, ma trattandosi di un argomento davvero recente non si è ancora consolidata una traduzione italiana d'alcun tipo, per cui continuerò ad utilizzare per questo post la denominazione inglese.

Hard VS Soft corona

Le protein corona possono nascere da nanoparticelle di origine artificiale che si accumulano nei liquidi biologici di questo o quell'organismo e finiscono prima o poi per raggiungere gli interstizi ed influenzare l'attività biologica di un tessuto o di una sua parte. Sapete chi condivide molte proprietà biofisiche con le nanoparticelle artificiali? Vi do un indizio: si tratta di nano-parassiti intracellulari obbligati dalla morfologia spesso simile a quella di un lampadario di qualche esposizione di design. Parlo dei #virus, che accumulano attorno a sé (proprio come le nanoparticelle) un'ampia gamma di proteine a formare la propria distinta corona; questa poi va ad influenzare l'infettività virale stessa, ma anche la risposta immunitaria dell'organismo.

Il tutto si complica quando i virus in questione se ne vanno in giro scarrozzando nella propria corona anche i peptidi amiloidogenici, cioè quelli che catalizzano la produzione di beta-amiloide, che è il costituente fondamentale delle placche amiloidi nella malattia di Alzheimer. In particolare è degno di nota il ruolo di Herpes simplex (HSV-1), che è stato dimostrato essere in grado di catalizzare l'aggregazione di beta-amiloide sia in vitro che in vivo, sottolineando così una convergenza meccanicistica tra certe patologie virali ed amiloidee. Insomma, è probabile che alla radice della malattia di Alzheimer vi siano meccanismi come minimo correlati all'attività di certe specie virali ed agire sulle protein corona potrebbe permetterci di intervenire in qualche modo su questi meccanismi.


Fonte: Nature

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