TOLSURA: innovativa formulazione di itracomazolo per il trattamento di micosi sistemiche
Si tratta di un farmaco antimicotico ad ampio spettro venduto dalla Mayne Pharma, un'azienda che nasceva negli anni Ottanta e che oggi opera tra l'Australia e gli USA. Come è già chiaro dal titolo, l'itraconazolo non è un nuovo principio attivo; lo conosciamo da tempo e fa quello che fanno un po' tutti gli azoli della stessa classe: interferendo con l'attività di un citocromo P450 deputato alla demetilazione del lanosterolo, blocca la cascata enzimatica ed inibisce in ultima analisi la sintesi di ergosterolo.
L'ergosterolo è importante per la membrana plasmatica del fungo, poiché ha funzione e struttura analoghe a quelle del colesterolo nelle nostre cellule e cioè è uno dei principali sistemi mediante cui la membrana mantiene la fluidità necessaria alle sue funzioni.
L'itraconazolo, tra i farmaci della sua classe, è conosciuto per i suoi trascurabili effetti collaterali, anche quando assunto per via sistemica. Frequentemente i triazoli vengono utilizzati a livello vulvovaginale per combattere le candidiasi, ad esempio, ma la somministrazione topica è pressoché esente dal problema della tossicità.
Nel caso dell'assunzione sistemica, bisogna essere più cauti che in quella topica. Gli azoli, infatti, potrebbero anche interferire con la nostra biosintesi del colesterolo, dato che il lanosterolo ne è un precursore esattamente come nel caso dei miceti. Da questo derivano molti effetti collaterali di alcuni farmaci, soprattutto quando si tratta di diazoli. I triazoli, come l'itraconazolo, invece sono più selettivi per il target e quindi molto più sicuri.
In particolare Tolsura (nome commerciale di questo nuovo farmaco) è stato approvato per il trattamento di:
- Blastomicosi
- Istoplasmosi
- Aspergillosi (in pazienti che non rispondono al trattamento con o sono intolleranti all'anfotericina B)
E questo è valido anche per pazienti immunodepressi (che sono sicuramente i più esposti alle micosi sistemiche e per i quali la pesantezza degli effetti collaterali di altri farmaci potrebbe significare la morte).
Il merito però non è solo dell'attivo ma anche della nuova formulazione, che è la novità vera e propria. L'azienda ha impiegato una tecnologia proprietaria chiamata SUBA che garantisce un netto aumento della biodisponibilità in caso di farmaci poco solubili (SUBA sta per SUper-BioAvayability). Nelle formulazioni convenzionali, il farmaco tende a formare dei cristalli che sono d'ostacolo all'assorbimento.
In questo caso, a seguito dell'assunzione orale, è più difficile che si formino questi cristalli, dato che la molecola si trova già in uno stato di dispersione solida. Questo garantisce una maggiore quota assorbita, nonché una maggiore prevedibilità della biodisponibilità, sia da parte di pazienti diversi che per quanto riguarda lo stesso paziente in momenti diversi; migliora perciò il controllo della posologia e la terapia tutta ne giova.
Negli USA la commercializzazione del farmaco è prevista per l'inizio del 2019, sulla base delle disposizioni #FDA, ma a dirla tutta una formulazione di SUBA-Itraconazolo è già disponibile nel mercato europeo ed australiano sotto il nome di Lozanoc, venduto dalla stessa azienda.
Fonti:
Mayne Pharma: accettazione richiesta FDA
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